Nepal. Emergenza nell’emergenza

09 Dic Nepal. Emergenza nell’emergenza




Nepal_ KathmanduIl Nepal sta vivendo un momento molto difficile: in una situazione in cui la popolazione con l’aiuto delle ONG sta cercando di risollevarsi dalla distruzione causata dal terremoto del 25 aprile, il blocco del traffico frontaliero (un vero e proprio embargo non dichiarato) da parte dell’India sta mettendo in ginocchio un Paese già gravemente ferito.

Questo blocco sta portando ad una vera e propria crisi energetica e anche di altri beni di prima necessità come medicinali e cibo. Secondo le Nazioni Unite il Nepal è il quinto Paese al mondo in grave crisi umanitaria e l’affacciarsi di questa nuova crisi ha già portato le sue conseguenze: a Kathmandu il cibo nei supermercati inizia a scarseggiare, molti negozi e ristoranti hanno abbassato le loro serrande, addirittura molte scuole sono costrette a chiudere le loro porte perché non sanno come riscaldare le aule o preparare il cibo per i bambini, i medicinali iniziano a mancare e anche le ambulanze non hanno più carburante. Fuori dalla capitale la situazione è ancora più grave, perché raggiungere luoghi isolati è molto arduo senza carburante. Questa situazione sta portando anche al fiorire di un mercato nero per il commercio delle merci che mancano, aumentando così il divario tra i ricchi e i poveri che continuano ad essere ancora più emarginati.

In un contesto mondiale, la COP21, in cui si sta discutendo per trovare una direzione comune di tutti i Paesi per un migliore utilizzo dell’energia e una gestione sostenibile delle risorse energetiche e naturali questa crisi è ancora più allarmante perché costringerà il Nepal a fare delle scelte insostenibili (aumento della deforestazione e dissesto idrogeologico) per il patrimonio naturale che conserva, importante non solo per il popolo nepalese ma per l’intera umanità, e anche per la sua economia turistica.

ASIA era in Nepal prima, durante e dopo il terremoto e ora è rimasta per ricostruire il futuro di molti bambini, a partire dalle scuole. ASIA, essendo presente sul campo, segue quelle che sono le priorità dettate dalle problematiche che si presentano con lo sguardo rivolto verso la ricostruzione.

Un gesto che farà scuola ASIA vuole ricostruire le scuole distrutte dal terremoto partendo dai VDC di Yarsa e Saramthali nel Distretto di Rasuwa. Gli edifici scolastici saranno realizzati in armonia con l’architettura nepalese, con tecniche antisismiche ed ecosostenibili puntando anche sull’efficienza energetica delle strutture viste il fragile e discontinuo approvvigionamento dell’energia.

Il progetto non si limita alla ricostruzione, ma vuole far diventare le scuole Centri per la comunità, con il fine di creare circuiti economici virtuosi e ad adottare stili di vita più consapevoli. Formazione su diritti dei bambini e pericolo di traffico dei minori, metodi didattici avanzati, attività di apicoltura e produzione di erbe medicinali, tecniche di riciclo, attività di agricoltura biologica e permacultura: saranno alcune delle attività svolte nei nuovi centri scolastici.

Per una scuola che ospita 120 bambini il costo è di 46.000 euro, con 200 euro si può regalare 1 metro quadrato di scuola ai bambini nepalesi, mentre con 50 una banco e una sedia e con 25 uno zaino insieme a matite e pennarelli colorati, quaderni, penne.

Per partecipare alla realizzazione di questo progetto è possibile donare sul sito www.namaskarfornepal.org e, dopo aver fatto la propria donazione, ASIA invita a “diventare testimonial” della campagna pubblicando sulla pagina facebook dell’Associazione (www.facebook/ngo.ASIA) la propria fotografia mentre si fa namaskar. Tanti i personaggi famosi che hanno aderito: Fabrizio Bosso, Antonella Britti, Giorgio Caputo, Alessandra Celletti Fortunato Cerlino, Federico Costantini, Francesco Gabbani, Claudio Guerrini, Jaka, Sandro Joyeux, Gianni Maroccolo, Tetes de Bois, Massimo Nunzi e altri nomi sono in via di conferma. Per la promozione della campagna è stato inoltre realizzato uno spot recitato da Fortunato Cerlino e Antonella Britti, promosso su tv e radio nazionali.



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Nepal: ricostruiamo le scuole

ASIA è sul posto dai primi giorni dopo il terremoto. E passata l’emergenza, non se n’è andata. È rimasta per dare una mano a ricostruire il futuro di molti bambini, a partire dalle scuole.

Fai un gesto che farà scuola

NEPAL Rebuild the schools

Let's rebuild together the schools destroyed by the earthquake.Now we need your help. The schools will be a safe place where the children can learn to grow up and will be protected from child trafficking.

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